lunedì 14 luglio 2008

Chi le educa le "bestie"?

Notavo con piacere il grande attaccamento che nutrono i proprietari dei cani verso i propri piccoli, fedeli "Amici".
Ovviamente non mi rivolgo a TUTTI i proprietari di cani ma soltanto ad una stretta cerchia di persone meno... come dire... attente a quello che succede quando loro non ci sono.

I miei vicini di casa - che per convenzione chiameremo "le bestie" - hanno un cane a cui hanno dato il nome di una persona; anzi... hanno dato al proprio cane un nomignolo affettuoso che si da solitamente ad una persona: EDDY!
Il cane è un classico volpino, brutto più dei soliti volpini, ma non meno rompicogl**oni; di quelli che quando ti incontrano cominciano a ringhiarti dietro senza che tu abbia neanche cominciato a provocarlo (ma vorrei farlo, lo giuro!!!).
Sinceramente comincio a credere che il cane sia abbastanza intelligente da capire che mi sta poco simpatico! Boh...

Lo portano a fare i bisognini credo almeno 3 volte al giorno (non è che sto lì a contare le volte che le bestie lo portano giù) e tutte le volte lo seguono affettuosamente chiamandolo non appena si allontana quei 3 metri di troppo.
Peccato non considerino il fatto che lo portano in un recinto chiuso con un cancello
elettrico dove, solitamente, non ci sono mezzi che vanno avanti e indietro.
Ma come si dice, la prudenza non è mai troppa!
Visto come ci tengono...?

Le volte in cui ci siamo incrociati io, il cane e le bestie, il discorso "casualmente" è stato portato da loro sull' animale, hanno espresso concetti profondi del tipo: "... è proprio come un bambino... sai... è così intelligente che capisce sempre quando stiamo per uscire di casa e comincia subito ad abbaiare, che dolce.... sai è così intelligente che riesce a capire quando ritorniamo a casa non appena mettiamo la chiave nella toppa della serratura del portone..."

E si... che tenere LE BESTIE... peccato che quando devono andare a fare gli straca**i loro fino a notte tarda, il "bambino" se lo scordano a casa... e non si ricordano mica che il "bambino" piange, abbaia e ulula fino a quando le bestie
non tornano... e non si rendono mica conto che il "bambino" rompe i cogl**ni ai vicini che vorrebbero stare in santa pace...

Ma loro - LE BESTIE - lavorano tutto il giorno e HANNO il DIRITTO di uscire la sera e andare a divertirsi con gli amici... così come HANNO il DIRITTO di farsi il fine settimana fuori casa...ma senza il caro "bambino" e come no...

E gli altri hanno diritti o no??? EKKISENEFREGA!

Mah... comunque vada sarà un successo!

Un'ultima domanda: ma a chi tocca educare "le bestie"????

venerdì 4 luglio 2008

Tutti abbiamo un "Claudio"

Sono certo che ognuno di noi, nel corso dellla nostra vita, ha avuto a che fare almeno una volta con un "Claudio".

Il "mio" l'ho conosciuto circa 2 anni fa frequentando da tempo gli stessi pub; succede spesso di conoscere gente in questo modo.
Ci si incontra tante volte sempre nello stesso posto e a lungo andare ti ritrovi a parlare di cazzate;
il problema e che spesso non riesci più ad evitare questo meccanismo neanche quando vuoi stare per i cazzi tuoi...

Il "mio" è noioso, pesante e non sa ascoltare; se provi a parlare di qualcosa, dopo 5 minuti ti toglie la parola e comincia il suo solito "monologo" interminabile durante il quale, quando vuole a tutti i costi affermare una sua idea, ripete 4-5 volte lo stesso concetto con le medesime parole! Vuoi cercare di fargli capire che "forse" non è esattamente come la pensa lui?? Allora è meglio che prima tu abbia presente in mente cosa il detto: "lavare la testa al ciuccio vuol dire perdere tempo, acqua e sapone" vuole intendere veramente!

Il "mio" è un pò come una formica: non nel senso che lavora e mette da parte per i tempi bui. No!
Nel senso che lui fa sempre le stesse cose: caffè al solito orario nello stesso bar; compra le sigarette sempre nello stesso posto così può tormentare la cassiera con le sue solite banali battute da sfigato; esce solo determinati giorni della settimana e sempre gli stessi!
e ovviamente va sempre negli stessi pub ordinando le solite cos: birra rossa tutti i giorni e al sabato sera l'evento: PIZZA!!!! Guai a sgarrare!
Indossa sempre le stesse cose sdrucite alle quali è morbosamente affezionato.
Un esempio: magliettina nera con tibie incrociate e teschio da pirata; pinocchietti verde militare e scarpe da ginnastica nere al sabato sera... il massimo del trend per sabati di fuoco....

Il "mio" sa tutto di tutto... nella sua testa risiede una precisa idea su tutto quello di cui si parla ed è pronto a ripetere i propri concetti più volte pur di affermarli. Peccato che nella maggior parte dei casi riporta stralci di conversazioni ascoltate chissà da chi e che poi "fa sue" dopo averle eroicamente contrastate allo sfortunato intrlocutore. Parla di computer ma non sa usarlo... così per le chat (luoghi di perdizione in cui la gente perde i contatti con gli altri...), la politica, e via discorrendo.
Scommetto che ha anche una idea abbastanza precisa su cosa vogli dire "avere le mestruazioni"... ma mi informerò!

Il "mio" suona la chitarra elettrica ed è anche abbastanza bravo il "tiranno".
In una stanza piccola in cui devono suonare 4 elementi tra cui batterista e relativa batteria, secondo te quanto spazio occorre ad un chitarrista???
A LUI occorre poco meno di mezza stanza... con le sue 3 chitarre, amplificatore, microfono, pedaliera, waw waw, mobiletto con cassettiera, sedia, poggia chitarra, ciabatta di alimentazione e cavi vari.
E ovviamente LUI non da spazio alla seconda chitarra e neanche al basso... è LUI il vero LEADER assoluto!!

Ma dov'è il bello della situazione??
Considerando che ho comprato una batteria acustica con lo scopo di imparare a suonare...
indovinate un pò? IO suono con LUI da circa 2 anni.
2 anni di dure battaglie spesso perse (...) Ma di certo qualcosa di male l'ho fatta per meritare tutto questo!!!

E il tuo "Claudio" com'è???

giovedì 26 giugno 2008

Odio i matrimoni!!!

Stavo da quache tempo riflettendo su quanto sia incredibilmente ipocrita invitare i propri amici e/o famigliari al proprio matrimonio per come viene organizzato quì al sud italia.
Intendiamoci... nulla a che vedere con le cazzate sul razzismo e menate di questo tipo anche perchè vivo nella zona di Bari per cui....
Nella nostra zona, ad esempio, essere invitati al matrimonio di un amico/parente vuol dire essenzialmente:

- Rinunciare ad un giorno di lavoro ... 60 euro con Mastercard....
- Acquistare un abito ... 300 euro con Mastercard.... (se vai al risparmio...)
- Un paio di scarpe ... 60 euro con Mastercard....
- Camicia e carvatta ... 100 euro con Mastercard....
- Regalo per gli sposi ...200 euro con Mastercard....

e poi....

la laviamo la macchina?... 12 euro con Mastercard....
andiamo al barbiere? ... 20 euro con Mastercard....

Ballare e mangiare da far schifo per non meno di 7 ore... non ha prezzo...

Il totale non lo faccio neanche perchè mi viene la tristezza; ma la cosa su cui stavo riflettendo è:

1 - Come mai gli invitati sono SEMPRE a conoscenza del prezzo di base del pranzo e della bomboniera??? Forse perchè da queste cifre si stabilisce la "base di partenza" della somma per il regalo...??? Mah.... forse sono troppo maligno!

2 - Qual'è la ragione logica secondo la quale veniamo invitati a feste lussuose organizzate DAGLI SPOSI in ristoranti bellissimi con dei pranzi da favola che poi DOBBIAMO PAGARE NOI????

3 - Perchè devo pagare IO una bomboniera spesso bruttissima e assolutamente inutile scelta sempre dai due sposini felici???

E sì! Perchè la "logica" della quantità di soldi da regalare in "busta chiusa" narra:

Prezzo del pranzo (vedi punto 1) + Prezzo della bomboniera (calcolo forfettario) + Somma vera e propria che vorremmo regalare ai due bellissimi sposi (al netto di spese e cazzate varie) = Somma da sborsare

E da noi non te ne puoi uscire con meno di 200 euro (e vi assicuro che i due "Sposini felici" avranno SICURAMENTE qualcosa da obiettare sulla somma! Su questo andate tranquilli!)

Ma rispetto ad altre città (senza fare nomi ... Andria) dove c'è la simpatica usanza di aprire le buste al ristorante e dichiarare apertamente quanto è stato donato e da chi...seguito da un applauso "proporzionato" all'entità del regalo... beh, allora mi rincuoro e mi sento un pochettino meglio!

Buon matrimonio a tutti!

... e vi prego... non raccontatemi che era meglio andare alla festa e non regalare niente... NON VALE!!!!